1) LE CALDAIE A CONDENSAZIONE
Sono attualmente le caldaie che utilizzano la tecnologia più avanzata, che permette di recuperare parte del calore contenuto nei gas di scarico sotto forma di vapore acqueo, consentendo un migliore sfruttamento del combustibile e quindi il raggiungimento di rendimenti più alti e una riduzione dei consumi. Infatti, nella caldaia a condensazione, prima di essere espulsi, i gas residui della combustione attraversano uno scambiatore di calore, all’interno del quale il vapore acqueo condensa, cedendo parte del calore latente di condensazione all’acqua del circuito primario. La caldaia a condensazione, a parità di energia fornita, consuma meno combustibile rispetto ad una di tipo tradizionale. Infatti, la quota di energia recuperabile è dell’ordine del 16-17%. Le caldaie a condensazione esprimono il massimo delle prestazioni quando vengono utilizzate con impianti che funzionano a bassa temperatura (30-50°C), come ad esempio con impianti a pannelli radianti, riscaldamento a pavimento.
 
2) L'ECOBONUS PER LE CALDAIE A CONDENSAZIONE 
Gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con impianti dotati di caldaie a condensazione possono usufruire dell'Ecobonus - il bonus del 55% di detrazione dall'IRPEF per le eco-ristrutturazioni. Non sono detraibili le spese per trasformare l’impianto centralizzato in impianti individuali autonomi. La detrazione è compatibile con gli altri interventi di miglioramento dell'efficienza energetica o di risparmio energetico previsti dalla medesima normativa: isolamento termico di strutture orizzontali o verticali, installazione di pannelli solari termici. La detrazione è anche compatibile con la detrazione fiscale del 36% dall'IRPEF per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria realizzati su immobili residenziali, purché non riguardino la stessa tipologia di intervento. L'Ecobonus, infine, è compatibile con la richiesta dei "Titoli di Efficienza energetica" (TEE), i cosiddetti "Certificati Bianchi". 
 
3) OPERE AGEVOLABILI E REQUISITI GENERALI RICHIESTI 
Per potere usufruire dell'Ecobonus del 55% per la caldaie a condensazione, l'immobile oggetto di intervento deve essere “esistente”, ossia accatastato o con richiesta di accatastamento in corso e con ICI pagata, se dovuta; deve essere già dotato di un impianto di riscaldamento; in caso di demolizione, è ammessa a detrazione la sola “fedele ricostruzione”. Se viceversa questa comporta ampliamenti, sono agevolabili solo le opere che riguardano le parti “esistenti”. Inoltre: (a) l’intervento deve configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico e non come nuova installazione; (b) la nuova caldaia a condensazione può essere ad aria o ad acqua. Godono dell'agevolazione anche lo smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione esistente; la fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per sostituire l’impianto termico esistente con una caldaia a condensazione.
 
4) I REQUISITI TECNICI SPECIFICI DELL'INTERVENTO
Oltre ai requisiti generali appena elencati, occorre soddisfare anche dei più specifici requisiti tecnici. Nel caso di impianto con potenza nominale al focolare minore di 100 kW: (c) il generatore di calore deve avere un rendimento termico utile, a carico pari al 100% della potenza termica utile nominale, maggiore o uguale a 93 + 2logPn; (d) devono essere installate valvole termostatiche – ove tecnicamente compatibili – a bassa inerzia termica (o altra regolazione di tipo modulante agente sulla portata) su tutti i corpi scaldanti ad esclusione degli impianti di climatizzazione invernale progettati e realizzati con temperature medie del fluido termovettore inferiori a 45°C. Invece, nel caso di impianti con potenza nominale del focolare maggiore o uguale a 100 kW, oltre ai precedenti requisiti: (e) deve essere adottato un bruciatore di tipo modulante; (f) la regolazione climatica deve agire direttamente sul bruciatore; (g) deve essere installata una pompa elettronica a giri variabili.
 
5) LA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA 
Nel caso di impianti di potenza nominale del focolare non superiore a 100 kW: asseverazione redatta da un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, geometra o perito iscritto al proprio Albo professionale) attestante i requisiti tecnici illustrati in precedenza; in alternativa, certificazione del produttore della caldaia e delle valvole termostatiche
a bassa inerzia termica che attesti il rispetto dei medesimi requisiti. In base alle nuove disposizioni (D.M. 6 agosto 2009), l’asseverazione può essere: sostituita dalla dichiarazione resa dal direttore dei lavori sulla conformità al progetto delle opere realizzate; esplicitata nella relazione attestante la rispondenza alle prescrizioni per il contenimento del consumo di energia degli edifici e relativi impianti termici. Occorre inoltre conservare i seguenti documenti: (a) fatture relative alle spese sostenute; (b) ricevuta del bonifico bancario o postale di pagamento; (c) ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA (codice CPID), che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa.
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